L’accessibilità dei siti web e la legge italiana

L’accesibilità dei siti web è diventata obbligatoria per i siti delle pubbliche amministrazioni in seguito alla pubblicazione della Legge 9 gennaio 2004, n. 4 intitolata “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici”.

Cos’è l’accessibilità

Per “accessibilità” di una applicazione informatica si intende (fonte: wikipedia): “la capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi categoria d’utente”, per quanto concerne i siti internet significa che questi devono essere realizzati seguendo delle precise regole (linee guida) internazionali che la legislazione italiana a ritenuto di dover in parte completare ed ampliare. Al di là degli obiettivi della legge, realizzare un sito internet accessibile è una prassi consolidata anche laddove la legge non lo impone, infatti un sito web accessibile risulta più facile da consultare e da navigare anche per gli utenti che non presentano alcuna disabilità. Realizzare un sito internet accessibile non è alla portata di tutti, le regole da rispettare sono infatti complesse e sono pochi (o forse addirittura non esistono) gli strumenti automatici che sono in grado di generare codice conforme alle normative. Per questo motivo il ricorso a un professionista del settore è indispensabile per ottenere un sito veramente “accessibile”. Le competenze tecniche che facevano parte del tradizionale bagaglio dei professionisti del web di qualche anno fa non sono sufficienti per raggiungere lo scopo, non si tratta infatti di un problema di visual design (o meglio, non solo) ma sono necessarie competenze approfondite di architettura dell’informazione e degli aspetti tecnici relativi alla creazione di codice conforme e che è in grado di superare i numerosi test che permettono di verificarne l’accessibilità. Il panorama italiano dei siti delle pubbliche amministrazioni è purtroppo desolante: spesso gli enti pubblici diventano facile preda di software house senza troppi scrupoli che rivendono prodotti non conformi alla legge e obsoleti da ogni punto di vista, confidando nel fatto che sono già presenti sul cliente con prodotti gestionali destinati ad altri uffici dello stesso ente.

I sistemi di gestione dei contenuti (CMS) e l’accessibilità

Schema CMSUn sistema di gestione dei contenuti (CMS) è un applicativo software che viene installato sul server dove risiede il sito internet e che permette a più utenti, tramite un sistema di permessi protetti da login e password, di gestire tutti i contenuti del sito senza dover conoscere i dettagli della programmazione web. Mentre alcuni anni orsono si poteva ipotizzare di realizzare siti di una certa dimensione senza ricorrere ai siti “dinamici” (che cioè separano i contenuti dalla presentazione tramite modelli di pagina e uso di database) è oggigiorno impensabile e fortemente antieconomico affrontare un nuovo progetto senza un sistema di gestione dei contenuti (CMS). I vantaggi di un CMS sono molteplici:
  • gestione multi utente con privilegi diversi legati al ruolo dell’utente all’interno dell’organizzazione
  • separazione della veste grafica dai contenuti tramite l’uso dei modelli e di un database: per modificare l’aspetto grafico di tutte le pagine del sito è sufficiente installare un nuovo “stampo”, cioè il modello che viene utilizzato per generare le pagine in tempo reale
  • aspetto grafico e organizzazione dei contenuti coerenti e razionali con l’impostazione data in fase di progetto
  • facilità di gestione dei menu e dei contenuti che possono essere inseriti e aggiornati da remoto tramite un normale browser web (per esempio Firefox o Internet Explorer)
  • risparmio nei costi di gestione: non è necessario essere un programmatore per la normale gestione del sito
  • disponibilità di numerosi moduli aggiuntivi per integrare le funzionalità del sito (newsletter, sondaggi, gallerie di immagini ecc. ecc.)
Per quanto riguarda l’accessibilità, purtroppo non sono molti i CMS disponibili in lingua italiana che siano conformi alla nostra normativa, questo è dovuto principalmente al fatto che da un lato la normativa italiana è più restrittiva di quella internazionale riguardo ad alcuni particolari (e discutibili) aspetti tecnici e dall’altro al fatto che solo recentemente questi aspetti hanno assunto un’importanza così fondamentale.

Joomla FAP, la soluzione italiana al problema dell’accessibilità

Dopo avere provato diverse soluzioni Open Source che potessero rispondere ai requisiti richiesti, ci siamo concentrati su un progetto italiano che si era posto l’obbiettivo di modificare uno dei più noti CMS (forse il più usato in assoluto), e di renderlo conforme alla nostra legislazione. Il progetto si chiama Joomla For All People (FAP) e dopo una prima fase di lavorazione era stato progressivamente abbandonato, ci siamo quindi dedicati a completare l’opera e produrre una versione completamente conforme per quanto riguarda la parte destinata al pubblico e una sezione fondamentale della parte operativa (inserimento e gestione dei contenuti via front-end). Si tratta a nostro avviso di un traguardo importante che ci consente di poter offrire alle pubbliche amministrazioni italiane un prodotto a un costo estremamente competitivo (essendo un prodotto open-source non ha infatti costi di licenza) e versatile, adatto ai siti di tutte le dimensioni e basato su uno dei più apprezzati CMS a livello internazionale.

I nostri servizi

ItOpen ha una esperienza consolidata nella realizzazione di siti internet per le pubbliche amministrazioni e siamo in grado di affrontare tutte le fasi del progetto fino all’installazione e all’assistenza. In particolare siamo disponibili per lavori di:
  • progettazione e realizzazione di siti internet “chiavi in mano”
  • installazioni
  • personalizzazione di temi grafici esistenti e creazione di temi originali
  • sviluppo e integrazione di moduli aggiuntivi
  • assistenza post vendita anche su siti già realizzati
  • formazione a tutti i livelli compreso lo sviluppo
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